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Agrifestival..la tradizione fa spettacolo

Vino, gastronomia, teatro: sette appuntamenti dal Nord al Sud della Provincia 

Si intitola Agrifestival la rassegna itinerante che la Cia – Agricoltori Italiani di Asti ha ideato per l’estate/autunno 2020.  

Cinque venerdì e due domeniche in agriturismo per trascorrere momenti di relax e di piacevolezza nei pregiati contesti paesaggistici delle nostre colline, dal vigneto più alto del Basso Monferrato alla Langa Astigiana. Spazi all’aperto, piatti tipici della cucina monferrina e cultura sono gli ingredienti dell’iniziativa che nasce dall’esperienza della tradizionale FESTICAMP Cia. 

“Il lockdown provocato dall’emergenza COVID, che purtroppo non è ancora superata, ha gravemente penalizzato tutto il settore dell’accoglienza – sottolinea il presidente Alessandro Durando – nello stesso tempo, tuttavia, si sono create nuove opportunità di richiamo turistico per chi ha ampi spazi all’aperto in contesti paesaggistici e storici di pregio, come il Monferrato e la Langa Astigiana. Per questa ragione, come CIA, abbiamo ideato una formula che promuove le oasi di benessere immerse nel verde delle colline. In ogni evento ci sono tutti gli ingredienti: cultura, arte, prodotti delle filiere agricole d’eccellenza, bellezza del paesaggio”.

La formula prevede l’abbinamento tra spettacolo teatrale “open air” e menu con piatti attinti dal ricettario del Festival delle Sagre che quest’anno è stato annullato per l’impossibilità di garantire le misure di prevenzione e sicurezza anti-Covid.

Il partner culturale è la compagnia Teatro degli Acerbi conosciuta e apprezzata a livello nazionale. Le performances artistiche selezionate per la rassegna Agrifestival attingono alla poetica della compagnia basata sul teatro popolare di ricerca. Si tratta di spettacoli, reading di parole e musica, monologhi di narrazione che riportano alle radici, alla memoria condivisa e al paesaggio umano del territorio astigiano ed in particolare dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Patrimonio UNESCO. Ritratti di persone, mondi e una civiltà contadina antica in continua evoluzione.

Il partner culturale è la compagnia Teatro degli Acerbi conosciuta e apprezzata a livello nazionale. Le performances artistiche selezionate per la rassegna Agrifestival attingono alla poetica della compagnia basata sul teatro popolare di ricerca. Si tratta di spettacoli, reading di parole e musica, narrazioni popolari che riportano alle radici, alla memoria condivisa e al paesaggio umano del territorio astigiano ed in particolare dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Patrimonio UNESCO. Ritratti di persone, mondi e una civiltà contadina antica in continua evoluzione.

Gli spettacoli proposti saranno: “Il testamento dell’Ortolano” con Massimo Barbero, da un racconto di Antonio Catalano, adattamento e regia di Patrizia Camatel; “Pinin e le masche”di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo con Massimo Barbero, “Omaggio a Carlo Artuffo”, reading con Fabio Fassio e la musicista Simona Colonna.

“Siamo molto contenti di essere i partner artistici di questo progetto che sperimenta azioni di turismo culturale – sottolinea Massimo Barbero per il Teatro degli Acerbi – mettiamo a disposizione oltre un ventennio di esperienza sul territorio nell’osservarlo, conoscerlo, viverlo e raccontandolo con azioni poetiche e creazioni che ascoltano e amplificano i luoghi e il paesaggio umano. Abbiamo avuto maestri che ci hanno messo su questo cammino, che ha unicità nelle rappresentazioni proposte e nelle collaborazioni e attenzioni per realizzarle. E’ un progetto pilota che finalmente si concretizza: da tempo ci mancava a completare la proposta artistica, che già interpreta e re-interpreta i luoghi, con un ampliamento dal punto di vista turistico ed enogastronomico di eccellenza. Ed un’unica regia con un’ampia rete. Dal punto di vista artistica ri-partiamo dalla narrazione, per accorciare le distanze e ristabilire i fili invisibili che legano attori e pubblico. Qualche buona storia da raccontare ce l’abbiamo. Diceva un nostro maestro che il teatro lo si può fare ovunque, basta che abbia senso per chi lo fa e per chi lo ascolta. E questo progetto va in questa direzione. Un punto di partenza”, conclude Barbero.

Con l’Agrifestival 2020 la Confederazione Agricoltori di Asti avvia importanti partnership sul fronte turistico. La prima coinvolge Sistema Monferrato. “Con l’Agrifestival 2020 la Confederazione Agricoltori di Asti avvia importanti partnership sul fronte turistico. La prima coinvolge il Consorzio Turistico Sistema Monferrato. “Il Festival è un’occasione concreta per far conoscere il nostro Monferrato ad un turista di prossimità; grazie anche alla Regione Piemonte sono stati oltre 1200 i voucher “vacanza in Monferrato” già venduti, vuol dire oltre 2500 turisti provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto ma anche Francia, Svizzera, Germania e Danimarca. Saranno pertanto oltre 7500 le presenze in più garantite nei nostri agriturismi, b&b e hotel, l’obiettivo è superare i 2000 voucher venduti. Con l’Agrifestival prende il via anche la seconda azione del progetto, acquistando infatti il voucher “servizi” si potrà partecipare agli eventi esperienziali promossi dalla CIA con una riduzione del costo del 50 per cento. Questo è solo l’inizio di una lunga collaborazione che prevede attività di promo-commercializzazione di pacchetti turistici e la formazione in esclusiva per gli associati CIA appartenenti alla filiera turistica”.

Gli eventi saranno promossi anche in Valle d’Aosta e in Lombardia dal tour operator Esperienza Turismo.

“Le sinergie che attiviamo con Agrifestival – annota Marco Pippione, direttore della Cia – sono il punto di partenza di un progetto più ampio che coinvolge il nostro Consorzio Piemonte da Scoprire. Puntiamo a valorizzare il turismo in cascina attraverso esperienze uniche, a diretto contatto con i veri custodi del territorio e delle tradizioni. Stiamo studiando la strategia di comunicazione e il programma di formazione degli operatori in vista della stagione turistica 2021”.

Il calendario dell’Agrifestival 2020

S’inizia venerdì 4 settembre sarà a Nizza Monferrato, nell’agriturismo I salici ridenti di Franca Dino, che è anche la nuova responsabile di Turismo Verde, l’associazione che raggruppa gli agriturismi della Confederazione Italiana Agricoltori. Analoga la formula, al tramonto nell’orto didattico dell’agriturismo “Il “Il Testamento dell’Ortolano” (con Massimo Barbero, testo originale da un racconto di Antonio Catalano, adattamento e regia di Patrizia Camatel) a seguire nel giardino dell’agriturismo la cena attorno al falò con: benvenuto con calice di bollicine; tris di antipasti piemotesi: aspic con lesso di fassona e le verdure dell’orto, robiola di Roccaverano in due stagionature servita con pere al vapore e granella di nocciole; involtini di peperoni con capperi, tonno e acciughe; i nostri plin al sugo d’arrosto; arrosto di fassona piemontese con verdure. Dolce: torta di mele con gelato alla cannella, caffè e digestivo, tre calici di vino inclusi, oltre il benvenuto. Costo: euro 45,00 a persona; prenotazioni: 344 0640890. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato.

Giovedì 10 settembre  ad Albugnano, appuntamento nel vigneto più alto del Nord Astigiano dal quale si ammirano i tetti dell’abbazia di Vezzolano, il Colle don Bosco, il profilo della basilica di Superga, il Monviso. L’evento era inizialmente previsto il 28 agosto ma è stato rinviato causa maltempo. Sarà l’occasione per degustare il pregiato Albugnano delle aziende Perotto e Nebbia che hanno contribuito a fondare l’associazione Albugnano 549. Un sentiero attraverso i filari conduce allo straordinario belvedere  allestito per la cena. Alle 19,30 con le luci del tramonto si svolgerà lo spettacolo degli Acerbi “Il Testamento dell’Ortolano” (con Massimo Barbero, testo originale da un racconto di Antonio Catalano, adattamento e regia di Patrizia Camatel). A partire dalle 20,45 sempre nel belvedere in cima ai vigneti verranno servite nel  le specialità preparate dall’agriturismo I Rosmarini di Castelnuovo Don Bosco. Questo il menu: battuta di fassone al coltello, girello di vitello con salsa tonnata bistecchine di pollo, uovo e zucchine in carpione, peperone arrostito con acciughe al verde, agnolotti artigianali burro e salvia, zuppa di fagioli e maltagliati fatti a mano. Dolce: brut ma bun, panna cotta con salsa ai frutti di bosco. Acqua, caffè & limoncello, 3 calici di vino. Costo: € 60,00 a persona – Prenotazioni: 011 987 6303 delio.rossi.delio@gmail.com

Venerdì 11 settembre l’Agrifestival farà tappa nella Langa Astigiana, a Mombaldone. Il circolo gastronomico Ca’Bianca, immerso nel verde e con vista sui calanchi di Langa, ospiterà lo spettacolo “Pinin e le masche” (di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo con Massimo Barbero). Alle 20,45 la cena la cena sotto le stelle con antipasto misto alla piemontese: salame nostrano, insalata russa, vitello tonnato, carpione misto, torte salate, bruschetta con pomodori km 0 e aglio di Vessalico, insalata bergera; ruota di formaggi con robiola di Roccaverano e formaggi d’alpeggio con miele e mostarda. Dolce: bunet e torta di nocciole; i tre piatti saranno abbinati a tre calici di vino, inclusi acqua e caffè. Costo: euro 40,00 a persona; prenotazioni: 329 2646912.

Venerdì 18 settembre l’Agrifestival sarà all’agriturismo Terra d’Origine di Portacomaro; lo spettacolo “Omaggio a Carlo Artuffo”, reading con Simona Colonna e Fabio Fassio, si svolgerà in uno dei punti paesaggistici dell’azienda agricola Durando che ha recuperato gli antichi Casòt realizzando sentieri per le passeggiate tra vigneti e noccioleti e aree di sosta per i pic nic.  Nella corte dell’agriturismo, vista mozzafiato sulle colline, si terrà la cena con antipasti, fritto misto alla piemontese, dolci e vini dell’azienda agricola Fratelli Durando. Costo: € 35,00 a persona; prenotazioni: 327 7867161. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nei locali dell’agriturismo.

Venerdì 25 settembre si torna nel Nord Astigiano a Moncucco Torinese. L’agriturismo La Perla ospiterà lo spettacolo degli Acerbi “Pinin e le masche” (di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo con Massimo Barbero) nell’anfiteatro naturale circondato da uliveti. A seguire una tipica cena monferrina impreziosita dai tartufi bianchi dei trifulau di famiglia. Il menu: albese con tartufo bianco, tomini piemontesini con tartufo bianco, lingua in salsa verde, peperoni con bagna cauda, tagliatelle al tartufo bianco, oppa arrosto con contorno. Dolce: classico bunet della casa. Acqua, caffè, vini tipici. Costo: € 60,00 a persona; prenotazioni: 011 9875003. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nei locali dell’agriturismo.

La penultima tappa dell’Agrifestival sarà domenica 4 ottobre a Incisa Scapaccino presso l’agriturismo-agrimacelleria Bigatti. In questo caso l’evento si aprirà con un pranzo a base di: carne cruda, insalata russa, raviolini in brodo, bollito misto con salse. Dolce: bunet. Vino della casa. Al termine del pranzo intorno alle 15.30, nel parco dell’agrimacelleria, il Teatro degli Acerbi presenterà “Pinin e le masche” (di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo, con Massimo Barbero). Costo: € 35,00 a persona: prenotazioni: 0141 74235 – 377 4664354. In caso di maltempo l’evento si terrà nei locali dell’agriturismo.

L’Agrifestival 2020 si chiuderà l’11 ottobre a Isola d’Asti (frazione Repergo) all’agrimacelleria L’Isola della Carne. Alle 11.00 nella corte dell’azienda agricola la Cia terrà il convegno dal titolo Cucina tipica piemontese “buona e sicura”. A seguire il pranzo d’autunno con carne cruda, insalata russa, tomini con bagnet verde, tajarin al ragù, bollito con testina e bagnet verde. Dolce e vini del territorio. Costo: € 25,00 a persona (vini esclusi); prenotazioni: 0141 958203; l’evento si svolgerà al coperto.

Sono in corso i contatti con la Camera di Commercio di Asti per l’inserimento della rassegna nel calendario della Douja d’Or 2020.

Cartella stampa

Comunicato stampa Agrifestival lancio

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