Dalla Regione arrivano 9 milioni di euro per le aziende agricole che intendono ampliare e diversificare l’attività nel settore dell’accoglienza, in progetti di carattere sociale o nella trasformazione diretta della propria produzione.
Il bando collegato al Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (Csr 2023-2027) supporta gli investimenti funzionali alla creazione o al potenziamento di attività agrituristiche, o di laboratori o impianti di trasformazione alimentare. Vengono inoltre sostenuti i progetti di fattoria didattica e altri interventi di agricoltura sociale che possono riguardare l’inserimento socio-lavorativo di soggetti con disabilità, servizi a favore delle comunità locali, prestazioni a supporto di terapie mediche e psicologiche.
Il bando può finanziare dal 40% al 60 % della spesa per interventi sui locali da adibire ai tre filoni di attività (si parla di ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo, ampliamento e manutenzione straordinaria) e sulle aree esterne collegate, incluso il posizionamento di strutture abitative non fisse per l’ospitalità rurale. Sono ammesse le spese per impianti sanitari elettrici, idrici, termici e quelle tecniche e di progettazione.
Visto l’interesse registrato dal bando, su richiesta delle organizzazioni agricole, la Regione ha deciso di prorogare i termini di presentazione delle domande fino al 2 ottobre. In Piemonte gli agriturismi interessati sono potenzialmente 800. In provincia di Asti – sulla base dei dati forniti dall’Atl Langhe Roero Monferrato – gli agriturismi attivi sono ad oggi 267, di questi 55 hanno unicamente il servizio di ristorazione.
Gli uffici di zona di Cia Asti sono a disposizione per la compilazione; per ogni quesito, informazioni di carattere normativo, progettuale e altro è a disposizione Luisa Bo, esperta di finanziamenti e bandi in ambito di ospitalità rurale che opera per le sedi Cia di Alessandria e Asti (contatto 3661293325).
Una seconda opportunità per la valorizzazione delle strutture di accoglienza – agriturismi, b&b, hotel e ristoranti – è rappresentata dal bando della Camera di commercio di Alessandria-Asti che promuove il marchio “Ospitalità Italiana” , edizione 2024. Ideata nel 1997 dalle Camere di Commercio italiane, insieme all’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, la certificazione è stata aggiornata con l’inserimento di parametri che misurano le politiche di sostenibilità della struttura ricettiva, la capacità di trasmettere l’identità del territorio e la notorietà sui canali sociali. Il percorso valutativo indaga la qualità del servizio a più livelli, dall’accoglienza fino alla trasparenza, dall’attenzione al cliente alla qualificazione del personale impiegato. Viene misurata la coerenza della struttura rispetto ai contenuti proposti sul sito internet, sui canali social nelle insegne. La notorietà è pesata in base a recensioni e riconoscimenti – sui social e nelle guide di settore – che avallano la reputazione ed il gradimento della clientela. La capacità della struttura di raccontare il territorio, in coerenza con la sua identità e con la proposta turistica, gastronomica e culturale, è abbinata ai requisiti “green” riferiti alle tematiche di sostenibilità ambientale. Possono candidarsi sia le strutture non ancora in possesso della certificazione sia quelle che in passato hanno ottenuto il Marchio Q, ora in fase di aggiornamento con il nuovo rating. La partecipazione al bando e l’eventuale rilascio della certificazione non hanno alcun costo per le imprese. Tutte le informazioni e il modulo di domanda sono scaricabili dal sito www.aa.camcom.it